domenica 20 luglio 2014

La VERA storia dell'arte (Ep.5-Movimento Pulizista-Chi ha distrutto quel Canova?)

Chi ha distrutto quel Canova?

Il titolo da giallo di seconda mano la dice lunga. Mai come in questo caso, ho trovato immani difficolta' nel capire chi sia il VERO PULIZISTA. Un caso intricato, forse ricco di sorprese. Fatto sta che qualcuno deve aver distrutto quel Canova...

IL FATTO:
Il 2 Agosto 2013, in una superflua operazione di spostamento, il bassorilievo in gesso intitolato "L'uccisione di Priamo" del Canova, viene ACCIDENTALMENTE distrutto. L'opera doveva essere spostata dall'Accademia di Perugia per essere portata ad una mostra ad Assisi, a 24 km di distanza. La mostra si intitolava "CANOVA" ed era stata organizzata dalla Fondazione Gipsoteca Canoviana presieduta dall'Ex Ministro Gianfranco Galan. Questa Fondazione e' nota ai piu' soprattutto per una pubblicita' di intimo realizzata tra le opere della Gipsoteca di Possagno, scelta benedetta dal sottosegretario Aberto Cecchi (Governo Monti). La manifestazione doveva far parte di un disegno piu' grande, che vede Assisi candidata a Citta' della Cultura nel 2019, come sponsorizza il direttore e critico d'arte Arnoldo Colasanti. Dal punto di vista fisico invece, i trasporti furono affidati all'azienda Alessandro Paggi di Pietrasanta.
Bene, abbiamo tutti gli elementi per un indagine su chi effettivamente possa essere il VERO PULIZISTA, l'artefice del gesto distruttore di un'opera, che ricordiamo, non potra' essere ricostruita. Dal punto di vista Pulizista potremmo gia' formulare un movente: Distruggere un'opera unica al solo fine di imprimerla nella mente di chi ha avuto l'intelligenza di perdere due minuti ad osservarla. Liberare il gesso dalla forma per fissare l'idea nelle menti. Togliere un pezzo dalla polvere tombale dei musei. Ma chi effettivamente vuole VAPORIZZARE i concetti del CANOVA?



AZIENDA ALESSANDRO PAGGI di PIETRASANTA
Facile. In molti casi gli artisti del Movimento Pulizista hanno interpretato la parte degli "addetti ai lavori" per arrivare vicino alle opere da colpire. Quindi troppo facile, in questo caso. Io non darei per scontato la loro colpevolezza, magari si potrebbe pensare ad un concorso di colpa. Potrebbero essere gli esecutori materiali dell'atto artistico distruttivo architettato da altri componenti del Puzzle. Potrebbe anche semplicemente essere stata la giornata NO di qualche operaio. Ma questo non rientrerebbe nel nostro GIALLO.

ALBERTO CECCHI
Il nostro sottosegretario ai Beni culturali durante il governo Monti (2011/2013), soprannominato anche Il Ministro-Ombra, e' un mio sospetto PULIZISTA da molto tempo. Un'infiltrato ai piani alti. Al centro di vicende alquanto controverse, accusato da piu' parti di danneggiare piu' che preservare il patrimonio d'arte Italiano. Secondo alcune testate gossippare il nostro eroe sarebbe al centro di due indagini riguardanti la "svendita" del Colosseo a Della Valle e ad uno svincolo sospetto di un prezioso mobile settecentesco. Sta facendo un buon lavoro? Si e sembra punti al Canova adesso! Sua infatti la frase: "Economia e Cultura sono un tutt'uno, non a caso siamo il Bel Paese" , detta per AVALLARE l'idea di girare uno spot pubblicitario di intimo nella Pinacoteca Canoviana di Possagno fra tombe papali, santi ed eroi classici... Quindi, ad una prima fase di ridicolizzazione potrebbe essere seguita la fase della distruzione? Ma siamo sicuri sappia cosa voglia dire "mostra" questo sottosegretario? Mah...

ARNOLDO COLASANTI
Il Colasanti e' uno scrittore e critico letterario che in questa vicenda ricopre il ruolo di Direttore della mostra "CANOVA" di Assisi. L'attinenza tra Canova ed Assisi, secondo quest'ultimo, e' da ricercare nel fatto che il fratello dell'artista aveva terreni in zona. Va tutto bene...
Ah dimenticavo: il Colasanti ha pure presentato UnoMattina sulla Rai assieme ad una Miss Italia.
No. Non puo' essere stato lui...

GIANFRANCO GALAN
Che dire dell'Ex Ministro (ormai Ex di tutto!!!) Galan? Aprite i giornali (Periodo giugno/Agosto 2014) e troverete sicuramente il suo nome. Finito alla ribalta per lo scandalo Mose, il nostro eroe e' pure dimissionario dalla Fondazione Gipsoteca Canoviana. Certo...certo...starete pensando "l'ha combinata e poi e' scappato?". Anch io in un primo momento. Ma c'e' un particolare rilevante: non ce da guadagnarci niente! Questo lo scagionerebbe in parte, vista la sua propensione agli affari. I PULIZISTI infatti, sacrificano sull'altare dell'arte opere da milioni di euro per liberarle dal giogo del profitto e della morte intellettuale per archiviazione. Piu' che altro mi sarei aspettato che gli inquirenti trovassero l'originale del gesso in una sua villa, facendolo artefice di un grande inganno sulla distruzione dello stesso. Ma almeno questa non l'ha fatta. Bravo Gianfranco.

CHI SARA'?
Eh, a questo punto mi rimetto al lettore. Ho fornito tutti i dati di questa vicenda ed ho pure formulato delle ipotesi personali. Chi sara' il rivoluzionario artista PULIZISTA del caso???


(I nomi dei personaggi coinvolti nella vicenda sono volutamente leggermente modificati. Si ricorda che il blog tratta argomenti inerenti all'arte con un tono ironico che lo fa' diventare satira. Nessuna delle ipotesi su possibili reati sono veritiere. Ma comunque se voleste in ogni caso denunciarmi, sappiate che sono nullatenente.)

V SPARTACUS

Nessun commento:

Posta un commento