venerdì 6 giugno 2014

La VERA storia dell'arte (Ep.3-Movimento Pulizista-La Porta Ricolorata)

1978. Biennale di Venezia. Anni ruggenti, fatti di piombo. Non per Mario e Gianni, due imbianchini del colorificio Giorgione, che in fretta e furia stanno ricolorando i padiglioni in vista dell'apertura della Biennale. I due, non sono mai andati molto d'accordo, anzi in realta' si odiano. Mario infatti sospetta che Gianni frequenti segretamente sua moglie. La moglie nega... Gianni nega...Ma quegli strani sguardi, la sera, quando Gianni accompagna a casa Mario e la moglie lo aspetta fuori casa...A pensarci e' da quando lavora con Gianni che lo aspetta fuori casa...
<<OH, Allora! Ci stai facendo un dipinto di merda anche tu su quella parete? Sbrigati che fra un paio di giorni queste stanze saranno piene di pervertiti riccastri a comprare quadri che assomigliano a vomitate di barbone...DAI!>> Mario
<<HO capito...ho capito...>> Gianni
Nessuno dei due immaginava che di li' a poco sarebbero diventati due fra i Pulizisti piu' famosi di tutti i tempi.
Ma facciamo un piccolo passo indietro. Il concept della Biennale quell'anno era: DALLA NATURA ALL'ARTE, DALL'ARTE ALLA NATURA. Personalmente, con un tema cosi', mi immagino un omino che ha appena finito di cacare in un cespuglio(Dalla NATURA), poi si reca alla Biennale (All'ARTE), esce dalla Biennale (Dall'ARTE) e torna a cacare nel cespuglio (Alla NATURA). Ispirato, uno dei collezionisti piu' ricchi del momento (X), decise di presentare l'opera di Du Champ "La Porte, 11 Rue Larrey". Una porta. Probabilmente di un cesso. Da quando Du Champ l'ha tolta, al mondo c'e' un cesso senza porta. Poetico. Forse il vero risvolto artistico della cosa...
E' quindi comprensibile che Mario e Gianni fossero confusi! Porte, cessi, cacate in scatola, cacate su tela, vomitate di barbone sparse...Non si capivano piu' e non immaginavano che tra i padiglioni in allestimento ci fossero opere complete. Tanto piu', una mimetica porta strappata all'intimo ruolo di chiudere un cesso. A pensarci, il primo intento di Du Champ dev'essere stato fare il ferramenta; ma un lavoro vero non era nella sua indole e tra porte, scolabottiglie ed orinatoi ha fatto una fortuna. E' come quando prendo in giro i miei cuginetti di 6 anni: dico loro di avere una cosa bellissima in mano ma che sono l'unico che puo' vederla. E' con questa tecnica che ha sbancato il Marcellino d'oltralpe...
In ogni caso Mario e Gianni non sanno chi sia Du Champ e non vogliono saperlo. Vogliono solo finire entro sera di rinfrescare le pareti.
<<Manca una stanza sola Gianni, dai che devo andare a casa che stasera ho i vicini che vengono a mangiare da me.>> Mario
<< Cucina tua moglie spero...>> Gianni.
<<Si, si e a te che ti frega?<< Mario
<<No niente chiedevo...ho finito.>> Gianni
<<Ma va! Cos'hai finito!!! La parete e' buona ma guarda quella porta incrostata come stona. Dagli una mano dai!>> Mario
<<Va bene...ma...c'e' anche una firma, sei sicuro?>> Gianni
<<Vediamo? Ma va, non vedi che c'e' scritto una bestemmia? QUEL CAN...sara' stato qualche drogato...PITTURA!!!>> Mario
E cosi' fu' STORIA.
La porta, fra lo SCONCERTO GENERALE, fu' scoperta il giorno dopo dai curatori ricolorata di nuovo. Lo SCONCERTO GENERALE, e' quel sentire collettivo che non si puo' usare semplicemente per bambini che muoiono di fame in giro per il mondo o altri atti empi dell'umanita'. Si puo' usare solo quando si ricolora una porta di Du Champ.
Nel 1987 la giustizia Italiana riconosce un danno di 400 Milioni di vecchie Lire al NOTO COLLEZIONISTA. Unico ente che dovra' risarcire e' l'organizzazione della Biennale, che riceve soldi dallo stato come finanziamenti, che riceve soldi da noi come tasse.
Abbiamo pagato noi in soldoni. Molti soldoni...
Lascio agli archivi della storia questo splendido atto Pulizista, con le parole del Professor Raffaele De Grada (a cui i giudici richiesero una perizia sull'opera): "Siamo di fronte ad un vecchio oggetto mitizzato e sacralizzato che ha un senso artistico solo in quanto quella vecchia porta, sporca e insignificante, e' stata a suo tempo utilizzata da Du Champ che l'ha firmata e datata, dandole da quel momento in poi valore di feticcio."
(ATTENZIONE: Nomi e vicende personali dei coinvolti sono state romanzate per soddisfare il vostro bisogno di gossip e maldicenze, i fatti invece sono storia vera)




V SPARTACUS